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Agenda digitale: giustizia digitale, e-justice

E-justice: definizione e linee guida dell'agenda digitale giustizia

Il settore dell’e-justice rientra nel vasto campo dell’e-gonvernement. Per e-justice, o giustizia digitale, s'intende il processo di amministrazione pubblica della giustizia attraverso gli strumenti offerti dalle tecnologie informatiche, primo fra questi: internet.

Obiettivo delle policies in tema di e-justice è quello di garantire e incrementare l’efficienza del sistema nazionale giudiziario, uno dei requisiti essenziali per la vitalità di una democrazia moderna. Migliorando l’efficienza del sistema giudiziario, è possibile infatti influire sulla fiducia che i cittadini ripongono nei confronti delle istituzioni politiche.

Due sono gli ambiti in cui la giustizia digitale è stata finora utilizzata: il primo riguarda la comunicazione di informazioni, il secondo quello applicativo della legge.

Giustizia digitale e informazione: le banche dati telematiche

Sotto il profilo informativo, la rete è impiegata per offrire ai cittadini un servizio online di consultazione delle leggi approvate, in modo che i cittadini possano da casa non solo documentarsi sulle norme giuridiche in vigore, ma anche seguire l’azione del potere legislativo. A tale proposito la direttiva 1998/EU/CE ha promosso nei paesi EU l’istituzione di banche dati per l’archiviazione telematica dei testi legislativi. In Italia sono stati attivati il portale Normattiva, contenente tutti gli atti normativi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Reppublica, e la banca dati Italgiure che riporta online le sentenze della Corte di Cassazione.

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E-justice e amministrazione giudiziaria: Processo Civile Telematico

Negli ultimi anni gli organi EU e la giurisprudenza hanno incoraggiato l’uso della rete e degli strumenti telematici soprattutto nell’ambito dell’amministrazione della giustizia civile, al fine di ridurre la lentezza dei processi giudiziari e favorire l’accesso dei cittadini alle informazioni processuali in forma elettronica.

In particolare la ricerca si è occupata di vagliare forme innovative di gestione elettronica e automatizzata del processo attraverso la rete, approndando ai cosiddetti tribunali elettronici che permetterebbero sia l’accesso diretto al sistema giudiziario, sia l’amministrazione del processo giudiziario in un “luogo virtuale”. Grazie ai tribunali elettronici le parti e i legali non devono più sedere fisicamente in tribunale in presenza del giudice, ma possono interagire fra di loro in modalità remota mediante l’uso di un forum o una chat. 

Con i decreti legge 179/2012 e 90/2014 è stato dato avvio al progetto di informatizzazione della giustizia civile, chiamato “Processo civile telematico”.
Per processo civile telematico (PCT) non si intende uno strumento processuale alternativo a quello previsto dal Codice di procedura civile in vigore, bensì dei servizi aggiuntivi che permettono alle parti di gestire via telematica alcune fasi del processo civile tradizionale.

Attualmente è possibile svolgere solo le seguenti attività processuali attraverso il PCT: la consultazione in rete del fascicolo processuale, la comunicazione telematica con gli uffici giudiziari e il pagamento online del contributo unificato.

E-justice ed e-democracy: la digitalizzazione della partecipazione politica

L’invito rivolto da parte dei ricercatori al mondo politico a utilizzare internet per implementare forme innovative di e-justice si basa sul riconoscimento di internet come valido strumento di trasparenza sia nell’amministrazione giudiziaria e sia nell’esercizio del potere legislativo.

Nell’ambito dell’e-justice la rete costituisce un ponte in grado di mettere in comunicazione i cittadini con le istituzioni giuridiche e in ultima istanza con le istituzioni legislative. Grazie agli strumenti telematici i cittadini possono oggi avere accesso diretto alle fonti giuridiche e tenersi così aggiornarti sulle leggi approvate dal Parlamento.
In modo indiretto l’e-justice contribuisce a realizzare i principi dell’e-democracy che aspirano a una digitalizzazione della partecipazione politica attraverso nuovi strumenti tecnologici, come il voto elettronico online

Nel campo della partecipazione elettorale il voto elettronico online è la nuova frontiera della democrazia digitale. Diverse sono le compagnie che, come POLYAS, puntano a mettere in luce tutti i suoi vantaggi, senza trascurare l’aspetto della sicurezza. Oltre a essere eco-friendly e semplice da gestire, Il sistema di voto digitale garantisce la segretezza del diritto di voto e la tutela della privacy dell’utente.

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